L’Italia è un sentiero. Storie di cammini e camminatori è il volume di Natalino Russo (Editori Laterza, pp 200, 16 euro), fotografo professionista e giornalista, autore di oltre venti guide di viaggio e libri, tra cui Il respiro delle grotte (2013) e Nel mezzo del Cammino di Santiago (2010), entrambi usciti per Ediciclo
L’Italia è un sentiero è uno splendido racconto che ripercorre sentieri e tratturi, vie di pellegrinaggio e itinerari che evocano scenari di guerra.
L’Italia è un sentiero, di quelli più belli al mondo. L’Italia è una terra unica, da percorrere, attraversare, accarezzare. Basta guardarne la forma che un Dio sconosciuto, dei mari e dei venti, ha voluto incastonare con le sue mani possenti aggrappandola all’Europa come un uncino “salvavita”. L’Italia è un sentiero ideale per cammini e camminatori, per chi vuole essere “scrittore in viaggio”.
Mettere un passo davanti l’altro, lentamente, affondare il piede nella terra per riscoprirne segreti e afflati. Camminare come visione del mondo, camminare nella solitudine accompagnati da caso asini, cavalli e dal sussurro dei venti. Automobili, treni, aerei, hanno sconvolto questo schema consolidato, condizionando tra l’altro la nostra fisiologia, lo scheletro e l’apparato muscolare, ma soprattutto il nostro modo di pensare.
L’Italia è un sentiero, viaggiare con occhi nuovi
“Camminando ci rilassiamo, mettiamo in ordine le idee, pensiamo meglio”. La pratica del camminare, che a lungo è stata la modalità naturale, inevitabile, è divenuta oggi una scelta volontaria. Questo libro è un invito a uscire di casa e mettersi in cammino. Camminando ci accorgiamo di riuscire a osservare i luoghi sotto una prospettiva diversa, ci sembra di entrarci meglio, di viverli più in profondità, di attraversarli, facendoli proprio.
Come in questo libro, dove percorriamo i sentieri partigiani dell’Emilia e le storie di confine e di Guerra Fredda ambientate nel solitario faro della Palascia, in Salento, nel punto più a est d’Italia. E poi i cammini religiosi, di cui negli ultimi anni si parla tanto: le vie Francigene e la Via Sacra Langobardorum in tutte le loro varianti, i cammini di Francesco d’Assisi, le vie degli Eremi in Abruzzo, i luoghi di San Francesco da Paola e Gioacchino da Fiore in Calabria.
E ancora, tanta strada tra queste pagine sui passi di Giustino Fortunato, sul cammino degli anarchici nei monti del Matese, e quelli dell’inglese Edward Lear in Aspromonte. Oppure sulla via Vandelli in Toscana e sui sentieri dei mercanti, nelle trincee della Grande Guerra nelle Dolomiti e lungo la linea Gustav.
Senza trascurare i percorsi classici di escursionismo e trekking, dalla grande Traversata dell’isola d’Elba alla via degli Dei tra Firenze e Bologna, gli itinerari appenninici e quelli sardi, e il grande sogno del Sentiero Italia: seimila chilometri e più di 380 tappe attraverso tutta la penisola. E per finire: una traversata di Roma lungo il tracciato di una linea della metropolitana.
L’Italia è un sentiero, dunque, in marcia. Ultreya Y Suseya, camminatori di tutto il mondo, uniamoci per procedere sempre più avanti.
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